Meglio noto come fosso delle cento briglie è un tributario sinistro del Fiume Marecchia.
La particolarità di questo torrente e proprio quella delle oltre cento briglie presenti lungo tutto il suo breve percorso (circa 2500 metri).
Queste numerose opere idrauliche, se da un lato impediscono la risalita delle trote (unica specie a tutt'oggi presente), dall'altro favoriscono la formazione di belle e profonde buche che garantiscono, anche nel periodo estivo, il mantenimento d'ottime condizioni ambientali.
L'eccezionale purezza delle acque (tutte di classe I) garantisce una nutrita e variegata popolazione di microfauna bentonica; sono praticamente rappresentati tutti i principali ordini d'insetti.
È proprio per queste caratteristiche che nell'anno 1999 è stata istituita, per volontà del nostro Club, una zona di protezione che interessa il torrente dalla parte centrale fino alle sorgenti.
In questo tratto sono periodicamente immessi avannotti e trotelle i quali, una volta raggiunte le dimensioni di 12-16 cm, vengono catturati e immessi nell'Area a Regolamento Specifico Torrente Presale.
Nel tratto sottostante, quindi dalla riserva alla confluenza con il Fiume Marecchia, la pesca è libera e regolamentata dalla normativa regionale per le acque a salmonidi.
Questo tratto e stato, purtroppo, recentemente sottoposto ad invadenti interventi di consolidamento delle opere idrauliche che hanno comportato sia la rimozione di molta della vegetazione ripale sia il prosciugamento di molte briglie.
Abbiamo da poco provveduto a ripopolare tutto il torrente con un numero considerevole di trotelle fario da 6-9 cm; speriamo che le lascino crescere!
Resta, in ogni caso, un interessante "itinerario mosca" facilmente raggiungibile da Rofelle, nota località posta a pochi Km da Badia Tedalda, tramite i numerosi sentieri presenti in sinistra idrografica.
Torrente da pescare con canne corte (6'-7') e code leggere; le difficoltà principali sono legate al dragaggio delle mosche (ricordiamo che nelle briglie sono presenti due tipi di correnti "ostili"; i rigiri laterali e la corrente di fine buca) e al mimetismo del P.A.M..
Quindi: canna bassa, ben nascosti, qualsiasi mosca e….….. buona fortuna.
Naturalmente ricordatevi di restituire il pesce al torrente! Per chiudere gradevolmente la giornata di pesca c'é, a pochi metri dal torrente, il famoso e ottimo Ristorante L'Erbhosteria del Castello (tel. 0575.714017), dove è possibile dormire ed assaporare piatti raffinati ed esclusivi, anche a base di erbe e fiori.
L'amico Piero Valentini, il gestore, saprà anche indicarvi la via giusta e darvi persino qualche utile consiglio di pesca!!
Gianni
AMANTINI |